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Appello per la partecipazione alle elezioni politiche 2023


Approvato dal direttivo lunedì 7/3/2022, pubblicato il 9/3/2022

 

Verso le elezioni politiche 2023

Per la Repubblica delle Autonomie
personali, sociali, territoriali

Appello pubblico

1. Per le elezioni politiche dell’anno prossimo 2023, Autonomie e Ambiente promuove, non in solitudine ma cercando alleanze e collaborazioni, una lista rappresentativa di storiche forze delle autonomie territoriali e di una più ampia rete di gruppi e attivisti civici, ambientalisti, autonomisti.

2. Lotteremo fino all’ultimo giorno utile per una legge elettorale più giusta, ancora più necessaria visto che si andrà a eleggere un Parlamento drammaticamente ridimensionato, ma parteciperemo comunque per non lasciare la nostra gente, i nostri territori e le nostre comunità locali senza una voce nella prossima XIX legislatura.

3. Sarà una lista di speranza, proposta e lotta, ispirata ai valori impressi dal partigiano e martire Émile Chanoux e dai suoi compagni nella sempre attuale Carta di Chivasso del 19 dicembre 1943; la nostra iniziativa politica ed elettorale sarà al servizio degli ideali di autogoverno dei territori, sussidiarietà verticale e orizzontale, autonomie personali, sociali e territoriali, che sono incisi nella Costituzione, grazie all’impegno di padri costituenti come, fra gli altri, Giulio Bordon, Piero Calamandrei, Tristano Codignola, Andrea Finocchiaro Aprile, Emilio Lussu, Aldo Spallicci, Tiziano Tessitori.

4. Senza nascondere o appiattire ma anzi valorizzando le nostre diversità, ci uniremo attorno ad alcuni essenziali principi, a partire dal ritorno alla lettera della Costituzione e degli Statuti, oggi traditi dalla deriva centralista e autoritaria dello stato italiano, dalla degenerazione tecnocratica delle istituzioni dell’Unione Europea, dagli abusi delle concentrazioni di potere finanziario globale.

5. Ci opporremo al presidenzialismo, in ogni forma e declinazione, e anzi lavoreremo a ogni livello per diminuire i già troppo ampi poteri degli esecutivi, rafforzando gli organi collegiali, le assemblee rappresentative, la democrazia locale, la partecipazione dei cittadini al più basso livello possibile.

6. Ci impegniamo per la pace, contro gli imperialismi, i neocolonialismi e ogni forma di militarismo interno e internazionale, fermamente convinti che non esista alcun conflitto interterritoriale a cui non possa essere data soluzione attraverso un’antica sapienza confederale e nuove pratiche di autogoverno – di tutti e dappertutto - aggiornate alle condizioni e alle sfide del XXI secolo.

7. Ci schieriamo dalla parte delle generazioni future, impegnandoci perché ciascuna comunità locale possa dotarsi di soluzioni locali innovative, che producano energia rinnovabile, la risparmino e la conservino, liberando i territori dalla schiavitù del fossile e del fissile.

8. Sosteniamo l’importanza di una sanità pubblica, gratuita, universale, gestita valorizzando merito e competenza, autogovernata dalle autorità locali, capillarmente presente in ogni territorio andando incontro alle reali necessità delle popolazioni, rispettosa delle persone e della loro autodeterminazione; senza negare il ruolo sussidiario dell’iniziativa privata, del terzo settore, della libera professione medica, crediamo che solo la sanità pubblica territoriale possa affrontare problemi come, per esempio, le pandemie, che è stato sbagliato trattare come emergenze perché sono invece prevedibili ricorrenze.

9. Non crediamo esista una soluzione “italiana”, tanto meno “europea”, ai problemi dei diversi territori negli anni difficili che ci aspettano, di crisi e di cambiamento; vogliamo quindi fare largo a una nuova generazione di leader locali, competenti e capaci, territorio per territorio, di individuare e percorrere la strada migliore per la loro comunità, per affrontare la transizione ecologica, fermare l’impoverimento, l’abbandono e lo spopolamento, promuovere le pari opportunità, autogestire localmente i servizi pubblici, salvaguardare i beni comuni, mettere le persone al riparo dalla sorveglianza digitale universale, ricostruire economie locali aperte sì, ma anche largamente autosufficienti dal punto di vista alimentare, economico, tecnologico, finanziario, sociale e culturale.

10. Per affrontare le sfide drammatiche che ci attendono, non disponiamo di ricette semplicistiche o soluzioni salvifiche, ma garantiamo di attingere a un patrimonio di competenza, serietà, elaborazione programmatica che è quello accumulato nel tempo dalla nostra famiglia politica europea, l’Alleanza Libera Europea (ALE-EFA), dal gruppo parlamentare europeo Greens/EFA, dai governi autonomisti delle nazioni europee senza stato (Catalogna, Corsica, Scozia), dalle migliori tradizioni di buongoverno autonomista di Valle d’Aosta, Trentino e Sudtirolo, oltre che dalla storia personale e dalla credibilità politica dei fondatori della sorellanza di Autonomie e Ambiente.

11. Autonomie e Ambiente riprende il progetto di collaborazione politica fra territori che fu già di Bruno Salvadori e delle liste “Federalismo”; condurrà questo cantiere politico, culturale, organizzativo, di autofinanziamento, elettorale, mantenendolo aperto a tutti coloro, forze politiche territoriali, liste civiche, gruppi di attivisti locali, che ne condividano le premesse e che siano disposti a condividerne la fatica.

12. Chiediamo a tutte le persone cittadine della Repubblica di sostenere la lista delle autonomie, dei territori, delle generazioni future, tornando massicciamente alle urne, per votare leader locali che si sono distinti in difesa delle proprie comunità, che conoscete e che conoscono voi.

Per informazioni e adesioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Altri contatti:
https://www.autonomieeambiente.eu/
https://www.youtube.com/channel/UCPGdjn5giLSANVvnw-yZFow
https://twitter.com/rete_aea
https://www.facebook.com/AutonomieeAmbienteUfficiale/

 

A commento di questo appello pubblico per le elezioni politiche 2023 pubblichiamo una immagine che contiene uno sguardo retrospettivo attraverso quasi mezzo secolo di intese interterritoriali fra decentralisti della Repubblica Italiana:

2022 03 07 Immagini elettorali piccola

Per questa raccolta di simboli, ringraziamo il dott. Gabriele Maestri e le sue ricerche su “I simboli della discordia”, il media manager del Patto per l’Autonomia Friuli-Venezia Giulia, oltre che diversi simpatizzanti e attivisti siciliani, sardi, toscani e valdostani. I simboli sono e restano di proprietà delle organizzazioni politiche che li hanno utilizzati.

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